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Tutte le tendenze dei cocktail analcolici per la primavera-estate 2020

I cocktail analcolici prendono sempre più piede nel mondo della mixology moderna. Low alcol è oggi diventato sinonimo di bere bene e in modo consapevole, e i drink analcolici hanno anche raggiunto la fama di prodotti gourmet.

Quali saranno dunque le tendenze dei cocktail analcolici per la primavera-estate 2020?

Quali sono le tendenze della mixology per i prossimi mesi del 2020?

A zero contenuto alcolico, a prova di social e sostenibili: queste sono le linee guida per i cocktail della primavera-estate 2020. Il 4 febbraio ha preso avvio l’iniziativa Back to the Bar promossa da Bacardi, per cui i dipendenti dell’azienda si sono recati nei bar di diverse città, da New York a Londra, fino a Torino, per scoprire dagli stessi bartender le ultime novità e tendenze in fatto di cocktail. Il Bacardi 2020 Cocktail Trends Report ha evidenziato quanto il consumo consapevole di drink sia ormai diffuso: l’affermazione degli esperti del settore secondo cui le bevande analcoliche sono sempre più popolari corrisponde al dato rilevato da Google Trends, che per il 2019 registra un aumento del 42% nelle ricerche online relative al termine “mocktail”.

Altro che cocktail che imitano i drink tradizionali, come vuole l’etimologia del termine, i mocktail sono il frutto di una tendenza salutistica che comporta l’abbattimento della quantità di alcol, senza per questo rinunciare al gusto. Dall’uso di frutta e verdura fresca e di stagione, accostamenti dai sapori speziati e originali, fino alle tecniche di estrazione e infusione, tutto concorre a esaltare i sapori e caratterizzare i tuoi drink.


Mocktail, ingredienti principali ed estetica a prova di Instagram.

Il pregio dei mocktail è adattarsi a ogni occasione: sono ideali come pre-dinner, serviti da aperitivo per stimolare l’appetito, o after dinner per concludere la serata, ma anche come long drink e bevande dissetanti consumabili in diversi momenti della giornata.

Oltre a sostituire la componente alcolica con succhi, ginger ale e seltz, la bella stagione consente di creare drink alcol free con un’ampia varietà di frutta e verdura: fragole, arance, carote, pesche, ananas e persino l’anguria sono fra gli ingredienti più usati. Un tocco esotico è garantito da succhi a base di mango, papaia e maracuja, cui spesso si unisce il gusto speziato o pungente di menta, rosmarino, basilico o liquirizia. The Difford’s Guide prevede che il cocco sarà il vero protagonista della mixology 2020, mentre The Spirits Business punta sul the come ingrediente predominante dei cocktail del futuro. Lavazza, dal canto suo, ha proposto un aperitivo low alcol a base di soda e caffè espresso, con l’aggiunta di nocciola e bacche di ginepro. Ce n’è per tutti i gusti.

Usa la tua creatività per dare vita a mocktail salutari, eco-friendly, ma anche belli da vedere. La cura deve essere posta tanto nella scelta delle materie prime quanto nella scelta del bicchiere, che la moda impone vintage e shabby chic, del tipo di garnish e presentazione. Personalizzazione e ricercatezza sono le caratteristiche maggiormente apprezzate dai clienti: così i drink diventano pensati su misura dei gusti dei consumatori e prevedono l’uso di ingredienti biologici, a basso impatto per la salute e per l’ambiente, accostati in modo ricercato e originale. A prova di social, insomma.


Cocktail analcolici per la primavera-estate 2020: alcuni suggerimenti.

Il mindful drinking è un fenomeno che si è fatto strada tra i Millennials, e si è diffuso a tal punto che oggi sono nati veri e propri locali che accolgono esclusivamente richieste di drink analcolici. Ecco qualche suggerimento da adottare per la drink-list della primavera-estate 2020, tra mocktail nati con la vocazione alcol free e altri che si presentano come rivisitazioni di cocktail tradizionali.

Grandi classici in versione alcol free.

Quasi impensabile non prevedere una versione analcolica dei cocktail più classici e richiesti, ma con un imperativo: rinunciare all’alcol va bene, ma con gusto. Il Bloody Mary, nato a New York nel 1939, può essere reinterpretato in chiave analcolica unendo al succo di pomodoro salsa Worcester e tabasco, succo di limone, rosmarino, sedano e pepe nero. Anche il Mojito prevede una versione low alcol, con gli stessi ingredienti dell’originale, ma la lemonsoda al posto del rum bianco. Stesso discorso per il Moscow Mule, che si presta a diverse varianti anche senza la presenza della vodka: preferisci sostituirla con dell’acqua tonica oppure con una bibita come la cedrata? Ciò che resta sempre uguale è l’aggiunta dello zenzero: e il tocco piccante e speziato è garantito. Erbe e bacche trovano infine spazio nella versione alcol free di Caipiroska e Caipiriña, per cui puoi usare menta piperita e bacche di ginepro nel primo caso, salvia e rosa canina nel secondo.

Mocktail.

Il più famoso dei cocktail analcolici è il Shirley Temple, inventato già negli anni Trenta al Royal Hawaien Hotel di Waikiki e ispirato all’omonima attrice. È composto da due parti di ginger ale, una di granatina e una di soda, e ha aperto la strada alla tradizione dei mocktail insieme al Roy Rogers, che strizza l’occhio all’attore cowboy americano e in cui la Coca Cola prende il posto del ginger ale.

La scelta si moltiplica con i drink a base di frutta, soprattutto nel periodo primavera-estate. Sanbittèr coniuga i suoi prodotti, Emozioni di Frutta ed Emozioni di Spezie, alla freschezza della frutta di stagione: Urban Emotion coniuga il succo di pompelmo a quello di albicocca, uniti al lime e a un cucchiaino di miele; Cinnamon Sour sposa la cannella alla spremuta di mandarino, accompagnati da zucchero liquido, scorza di limone e ghiaccio. Anche Sanpellegrino si adegua ai gusti zero alcol sempre più ricercati e propone un soft drink a base di arancia miscelata a sapori più esotici. Il sentore degli agrumi, infatti, si mescola al gusto del maracuja, della menta e si stempera con un pizzico di sale.

A proposito di the, invece, Twinings, uno dei maggiori produttori di questa bevanda, suggerisce il Twini Julep, che in parte si ispira alla caipiriña, per il metodo di preparazione “pestato”, e in parte al mojito, per l’uso preponderante della menta e dello zucchero di canna.

In un trionfo di spezie, erbe aromatiche, seltz e succhi di ogni tipo, i mocktail si preannunciano essere veri protagonisti della primavera-estate 2020: una volta scelti i gusti e i sapori da mixare, non resta che pensare a twist e presentazioni accattivanti, e tutti i palati verranno soddisfatti.