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Tutte le tendenze per i cocktail invernali 2020

La mixology apre le porte all’inverno 2020: con le imminenti festività natalizie, brindisi e calici alzati sono all’ordine del giorno. Sei pronto a scoprire quali sono i cocktail di tendenza con cui conquistare i tuoi clienti in questo periodo magico e scintillante?

Dal Gibson Martini, ideale come pre-dinner, a drink più dolci e speziati, ci sono tutte le premesse per scaldare le rigide temperature invernali. Da New York a Tokyo, da Londra a Singapore, i guru internazionali della mixology dettano le tendenze dei drink per l’anno nuovo.


Quali sono le tendenze dei cocktail per la stagione invernale 2019-2020?

Prima di tutto, nel 2020 l’innovazione sarà ispirata dalla riscoperta della tradizione. La cultura del bere in Italia è cresciuta notevolmente, e il cliente medio sarà sempre più alla ricerca di ingredienti di qualità, con un certo riguardo all’impatto ambientale: cocktail organic, healthy e bio, accompagnati con cannucce in amido di riso, commestibili e aromatizzate. Al bando la plastica, dunque, a fare da padroni nel nuovo anno saranno semplicità, estetica e sostenibilità. Basso contenuto alcolico, se non addirittura nullo, lasciando però uno spazio agli sparkling cocktail: tutti i drink con bollicine a base di prosecco, spumante o champagne sono imprescindibili per festeggiare l’arrivo del 2020.
Devi poi accompagnare la qualità della proposta a un’estetica accattivante e curata nei minimi dettagli. Con l’ascesa dei digital drink influencer, non sarà sufficiente il massimo del gusto: i cocktail dovranno conquistare anche gli occhi. Tra un like e un retweet, a dominare saranno drink ibridi, nati dalla commistione di cocktail già esistenti, dal sapore vintage, che rivisita le ricette più antiche, fino alla moda d’Oltreoceano dei cocktail imbottigliati. Ispirati agli anni del Proibizionismo, questi cocktail vanno serviti in piccole bottiglie con tanto di etichetta con nome del locale e ricetta.

cocktail

Quali sono i cocktail più di tendenza da fare sorseggiare ai tuoi clienti durante le feste?

Semplicità e tradizione: i cocktail più eleganti.

Se punti tutto su materie prime del territorio, una scelta “local” è il Villa Ascenti classico. Il gin alla base nasce dai vitigni di uva Moscato delle Langhe, unita a erbe del territorio e bacche di ginepro. Il consiglio è di offrirlo nella versione &Tonic, miscelato con acqua tonica fredda Fever Tree Mediterranean: da servire in un tumbler sottile all’insegna della speziatura e della complessità di sapori.
Le erbe botaniche contraddistinguono anche il Carpano Botanic Bitter, con una fragranza aromatica data dall’unione di zafferano, mirra e china. Il must è abbinare la dolcezza del Vermouth e l’amaro del bitter: un modo per rendere originale e con una marcia in più anche il classico Negroni.
Una valida alternativa è anche la rivisitazione del French 75: unisci il Martini Ambrato, il succo di limone, il bitter alla noce e il Gum syrup in uno shaker, e otterrai un profumato Winter 75 da presentare in un bicchiere highball guarnito con un ricciolo di scorza di limone.

I classici intramontabili: hot drink.

Alcol, acqua bollente e sostanze profumate sono gli ingredienti di un distillato perfetto per i mesi freddi, un combinato di liquore e mix di agrumi e spezie. Al di là dei soliti punch e vin brulè, alcuni drink restano un evergreen per ogni inverno: caldi, profumatissimi e in generale non eccessivamente alcolici. Da servire in ogni bar per riscaldare l’atmosfera.
Il Momo ha un fascino estremamente retrò e un sapore pacato. Con mandarino cinese, lampone, scorza di lime, mandarinetto, zucchero di canna e cardamomo, ha un gusto intenso e aromatico e si serve genericamente in un tankard glass.
La scorza d’arancia incontra cannella, anice stellato e rum – o triple sec, a seconda delle varianti – per dare vita al Grog. Un hot drink classico e con una storia alle spalle: spesso citato in letteratura, da Flaubert a Harry Potter, dove a sorseggiarlo è il famoso gigante Hagrid.
Una gradazione alcolica non trascurabile, ma dal gusto inaspettatamente dolce, invece, è il White Russian. A base di vodka, liquore al caffè e panna, si prepara direttamente nel bicchiere old fashioned, colmo di ghiaccio.

A ogni cocktail dedica la giusta cura e i giusti accessori. Assicurati, dunque, di avere un’attrezzatura cocktail completa per dare vita a tutte le tue intuizioni. Shaker, misurini, bar spoon e palette di ogni tipo, per drink sempre più originali e colorati. Non trascurare nemmeno piatti e taglieri: l’ultima tendenza della MixArt è il foodpairing, l’abbinamento tra drink e cibo. Il cocktail dimostra così la sua versatilità e si accosta a tutti i possibili momenti di consumo, spaziando dall’aperitivo alla cena, fino al dopocena.

Un’ultima nota è dedicata a chi segue una dieta senza lattosio o vegana. Ai clienti che hanno particolari esigenze alimentari, puoi proporre un Baileys Almande. Certificato dall’American Vegetarian Association, il Baileys Almande permette di godere del gusto dolce e goloso della crema irlandese. Ecco di cosa avrai bisogno per preparare un Baileys Almande Shake:

  • 45 ml Baileys Almande
  • 15 ml caffè espresso
  • 15 ml zucchero liquido
  • 3 more fresche

Riuniti gli ingredienti, schiaccia in un tumbler basso le tre more con un pestello, e poi versa Baileys Almande e gli altri ingredienti. Aggiungi il ghiaccio e mescola con lo spoon.
A proposito di food pairing: abbinalo a tartufini di cioccolato con cuore di ciliegia.

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